Brevi note storiche su geobiologia, radiestesia e rabdomanzia dal novecento fino ad oggi
Anche se abbiamo scelto di fare una breve sintesi delle ricerche più importanti avvenute dal novecento ad oggi è comunque doveroso ricordare lo studioso Carlo Amoretti che visse fino ai primi anni dell’ottocento (1741-1816) e fu un riconosciuto e stimato studioso in Fisica, Teologia e Lettere Moderne. Fra i suoi studi scientifici pubblicati occorre ricordare Della rabdomanzia ossia elettrometria animale, ricerche fisiche e storiche (1808).
Amoretti dichiarò che fino all’età di cinquant’anni aveva considerato degli impostori i rabdomanti che cercavano acqua sotterranea e miniere con la bacchetta e il pendolo, ma poi dopo studi molto approfonditi e dopo aver eseguito numerosi esperimenti scientifici cambiò totalmente parere. A lui si devono i primi esperimenti scientifici e le prime importanti pubblicazioni sulla rabdomanzia.
1911. Si tiene ad Hannover ( Germania) il primo congresso dei rabdomanti (dopo due anni il secondo congresso a Guilford – Inghilterra e nel 1913 il Dr. Paul Beyer fonda in Germania l’unione Internazionale dei Rabdomanti).
1913. La rabdomanzia ha il riconoscimento ufficiale dall’Accademia delle scienze di Francia.
Intorno al 1913 è introdotto il termine radiestesia dall’abate Alexis Bouly un rabdomante di immensa notorietà che non si limitava soltanto alla ricerca di sorgenti ma utilizzava le sue capacità anche per altri scopi come le diagnosi mediche, inoltre, nei sotterranei nei castelli ricercava, per incarico il Ministero della guerra francese, obici, mine inesplose.
Sempre nel 1913 l’abate francese Alexis Mermet, grande radiestesista, al congresso che si tenne a Parigi, parlò per la prima volta della possibilità di sostituire la bacchetta rabdomantica con il pendolo. Per le sue straordinarie capacità e conseguenti successi nel campo della radiestesia fu sopranominato il principe dei Rabdomanti.
1928. Geoges Lakhowsky è conosciuto per la sperimentazione sulla medicina naturista e sui circuiti oscillanti e per la battaglia contro il cancro. Studiò il rapporto tra la natura fisica di un terreno sul quale vive un soggetto e l’insorgenza del cancro. “La natura del terreno – scrisse – modifica il campo delle onde cosmiche alla superficie del suolo. Questa condizione basta a provocare negli organismi viventi uno squilibrio che è suscettibile di far nascere la cancerosi”.
1929. Il Barone Gustav von Pohl individua nella città tedesca Vilsbiburg – che al tempo contava al 565 case, circa 900 abitazioni e 3300 abitanti – le “zone radianti” (geopatiche) che in massima parte coincidevano con i letti di persone malate di cancro e dimostra la validità della sua teoria che individuava come importante concausa nella genesi dei tumori la lunga permanenza in zone che emettono una irradiazione terrestre nociva. Al comitato tedesco per l’analisi e la lotta contro il cancro dichiara che questi raggi tellurici raggiungono e sorpassano i piani più elevati dei grattacieli.
1920-1930. Luis Turenne, pioniere della scienza biofisica applicata alla medicina e all’uomo, ipotizza, per la prima volta in Europa, una connessione tra lo stato di salute degli organismi e le radiazioni presenti nell’ambiente in cui essi vivono.
1920-1930. Georg Kittemann lavora in Germania da rabdomante per la ferrovia del Reich e non solo. La sua straordinaria attività da rabdomante è documentata in numerosissimi rapporti; da sottolineare che durante tutti questi lunghi anni di ricerche in nessun lavoro risulta abbia dato indicazioni completamente spagliate. Eseguiva migliaia di incarichi con successo anche in situazioni difficili. Kittemann prevedeva e indicava il luogo e la profondità dell’acqua sotterranea, dati importanti sia per la trivellazione di pozzi che per la determinazione di percorsi d’acqua sotterranei che potevano danneggiare, per esempio, un argine della ferrovia. Dopo la sua morte, sua figlia Emmy Kittemann, continua con successo le tradizioni rabdomantiche del padre. Alcuni esempi dell’attività di Georg Kittemann sono descritti nel libro di Wetzel, Tatsachen und Dokumente zum Streit um dieWünschlerute e nel libro di Hans-Dieter Betz, Phänomen Wünschelrute.
1932. Prof. Ferdinando Cazzamalli, docente di psichiatria presso l’ Università degli Studi di Modena studia con criteri scientifici la parapsicologia e in particolare la telepatia, pubblica l’articolo scientifico Rabdomanzia, impostazione scientifica del problema, pubblicato sul Giornale di psichiatria e di Neuropatologia (Ferrara), insieme a Giovanni Schepis , Emilio Servadio e Luigi Sanguineti, fonda nel1937 la società italiana di metafisica (SIM).
1932. Si tiene a Verona il1°Congresso internazionale di rabdomanzia e geofisica che affronta in particolare le utilizzazioni pratiche in agricoltura.
1935. Il medico statunitense Albert Abrams introduce il termine radionica. Secondo Abrams ogni corpo riceve e trasmette radiazioni che variano a secondo della composizione molecolare o atomica della materia e tali radiazioni hanno un’influenza sul sistema nervoso dell’uomo. Secondo Abrams ogni organo in buona salute ha una specifica frequenza che è alterata in caso di malattia
1933- 1936. E. Jenny, A. Oehler, H. Stauffer sono tre ricercatori che hanno eseguito per la prima volta una sperimentazione scientifica per verificare l’eventuale esistenza delle radiazioni tellutriche nocive. Gli esperimenti osservazionali furono eseguiti su migliaia di topolini e vegetali messi in zone geopatogene e neutre.
1933-1939 L’ingegnere francese Pierre Cody ha eseguito con strumenti dell’epoca (elettrometri) migliaia di misurazioni nella città di Havre riguardanti la posizione dei letti di malati di cancro verificando secondo le sue ricerche una correlazione tra le zone geopatiche e i tumori
1937. Il medico franceseFrançois Peyrédurante il Congresso Internazionale della stampa Scientifica parla e teorizza la presenza sul globo terrestre di una rete di raggi tellurici in grado di interferire con la salute umana.
1961. Il medico tedesco Ernest Hartmann scopre e divulga l’esistenza di un reticolo tellurico, la rete di Hartmann, con dimensioni di 2m nord-sud; 2,50 m est-ovest e fascia di stimolo 20-21 cm).
Nei punti d’incrocio del reticolo di Hartmann, detti anche “Nodi di Hartmann” avviene una amplificazione delle radiazioni positive o negative presenti nella tale zona. Il reticolo di Hartmann si può intrecciare con altri reticoli, ad es. un’altra rete tellurica, il reticolo di Curry, scoperto dal ricercatore tedesco Manfred Curry. Ad Hartmann si deve lo sviluppo della conoscenza in Europa della Geobiologia come materia estremamente utile per la difesa della salute.
1962. Il Dottor Jean Picard portò avanti le sue osservazioni sulla relazione tra sito e patologie derivanti dalle radiazioni telluriche in un quartiere parigino (Moulins) che videro una frequenza assai più elevata di malati di tumore in chi viveva e dormiva in case geopatiche.
1967. Faliero Capineri, maestro elementare della Lunigiana, ignaro di quanto scoperto fino ad allora dagli altri ricercatori europei scopre, o meglio riscopre, grazie a un’estrema sensibilità alle radiazioni telluriche, che esse possano essere un’importante concausa di gravi malattie. Nel 1967 dopo lunghi anni di ricerche su animali e piante poste in zone perturbate e aver visto morire alcuni amici e conoscenti che vivevano nonostante i suoi avvertimenti in un ambiente geopatico, pubblica un libro relativo ai Suoi esperimenti intitolato L’acqua e il cancroper informare quante più persone possibile di quello che riteneva essere un pericolo grave per la salute.
Capineri teorizzò che dormire o sostare lunghe ore quotidianamente in zone perturbate fosse per l’organismo umano molto stressante e una delle più significative concause nella genesi dei tumori.
1989. Il celebre scienziato francese, Yves Rocard, direttore del laboratorio di fisica alla Scuola Normale Superiore di Parigi presenta una spiegazione teorica della rabdomanzia nel libro La Science et les sourciers; baguette, pendules e biomagnétisme, Parigi, Dunod 1989
1990. Il ricercatore austriaco Otto Bergsmann getta le moderne basi scientifiche della geobiologia. Si tratta dello studio ufficiale effettuato presso l’Università di Vienna, finanziato dal governo Austriaco e pubblicato nel 1990 nel volume Risikofaktorstandort (Il fattore rischio del sito). Per effettuare questa ricerca scientifica furono fissati ventitre parametri biologici, analizzati su 985 persone e con 6943 esami.
Per com’era stato impostato lo studio del Prof. Bergsmann, anche la variazione di un solo parametro biologico era sufficiente a dimostrare che un determinato sito aveva un’effettiva influenza sull’organismo umano. Il risultato fu sbalorditivo, in quanto le sperimentazioni scientifiche dimostrarono che dei 23 parametri biologici considerati, ben 12 variavano in modo molto significativo, in 5 vi era una tendenza a cambiare e in 6 nessun influsso
1989- 2008. I ricercatori Hans-Dieter Betz e Herbert König posero le basi scientifiche contemporanee della rabdomanzia attraverso uno studio ufficiale, finanziato dal governo Tedesco. Al progetto parteciparono anche quattordici scienziati provenienti da nove diversi istituti.
Questo studio iniziale servì per verificare se l’argomento rabdomanzia fosse scientificamente verificabile e se esistessero i presupposti per approfondire tale argomento.
Il Prof. Betz anche dopo la scomparsa del Prof. König continuò le sue ricerche scientifiche eseguendo quello che è a tutt’oggi universalmente riconosciuto come lo studio scientifico più serio, dimostrativo e monumentale sulla rabdomanzia. Le conclusioni del Prof. Betzsono che non esiste ormai il benché minimo dubbio sulla realtà del fenomeno rabdomanzia ma che, semmai, sono ancora pochi i rabdomanti che raggiungono un livello professionale elevato.
Grazie a tutte queste importanti ricerche oggi la rabdomanzia può dirsi una materia seria e con basi scientifiche. L’esperienza di Betz dimostra che esistono, quando si vuole, i mezzi di verifica scientifica, ma che raramente sono forniti ai ricercatori i finanziamenti idonei perché si possa iniziare una seria ricerca scientifica in questo settore.
1985-fino ad oggi. Maurizio Armanetti, psicoestesista, geobiologo e rabdomante di fama internazionale. Già allievo di Faliero Capineri, e fondatore della Psicoestesia, ad Armanetti si deve la dimostrazione oggettiva delle capacità psichiche in materie paranormali come la Rabdomanzia. Per la prima volta nella storia numerose certificazione di Enti dello Stato Italiano hanno confermato ufficialmente e in modo inoppugnabile i successi della Rabdomanzia. Documenti ufficiali che confermano anche i successi di Armanetti nella ricerca di acque termali calde presenti a grandi profondità, dimostrando così la superiorità attuale del suo metodo di ricerca psicoestesico rispetto ai metodi a oggi conosciuti, sia rabdomantici che scientifici.
Il suo lavoro e stato citato sul web (per esempio, Radiestesia introduzione e cenni storici: http://web.tiscali.it/trg/radiestesia/index.htm ) e in diversi libri (Medicina Ortomolecolare di Adolfo Panfili, Feng shui di S. Parancola e M. Polizza, Rabdomanzia e Radiestesia di C. Cella, Acqua oro trasparente di V. Manhani e A. Panfili).